Le recenti cronache in casa DC sono state, non è un delitto affermarlo, contraddittorie. Nell’ultimo periodo si sono infatti susseguite, in merito, una serie di dichiarazioni che hanno decisamente generato confusione.
A metà dicembre, infatit, James Gunn, in qualità di capoccia della Distinta Concorrenza, ha affermato che non c’era ancora una prima bozza della sceneggiatura di The Batman II. Pronta la replica del regista Matt Reeves, che nel giro di poco ha invece dichiarato che lo script era in fase di rifinitura e che le riprese sarebbero iniziate nel 2025.
Campa cavallo. Tempo di passare le festività natalizie ed ecco la notizia: il film, che già aveva subito un rinvio al 2 ottobre 2026, è stato ulteriormente procrastinato al 1° ottobre 2027.
Tra questi due eventi, nel frattempo, i DC Studios hanno reso pubblico il trailer di Superman, lungometraggio che darà il via all’universo cinematografico che vuole, nelle intenzioni, tenere testa a quello adesso zoppicante della Marvel. Troppo, per pensare ad un caso.
Ed infatti qualche giorno fa, in un’intervista, James Gunn ha chiaro che il Crociato di Gotham del DC Universe è già attivo da tempo, tanto da essersi palesato, ma senza mostrarsi chiaramente, nella serie animata Creature Commandos, che funge da lancio del mondo narrativo in questione. E qui, come si suol dire, il mistero si infittisce.
Sì, perché un paio di insider affidabili sostengono che Gunn voglia Pattinson come Batman dei DC Studios. Il regista ex-Marvel sarebbe pronto anche ad un piano B, ma al momento la sua ferma intenzione è reclutare il vampiro divenuto Uomo Pipistrello.
Da qui nasce una serie di riflessioni. La prima: è improbabile Gunn si sia innamorato di The Batman, deve piuttosto aver visto in esso un’opportunità commerciale.
È infatti indubbio che Matt Reeves si sia costruito un suo seguito, sia con il suo film che con The Penguin. Ciò rappresenta quindi trampolino ideale, al fine di crearsi una base di appassionati già con il biglietto in mano per vedere non solo il sequel del film del 2022, ma anche tutti gli altri del DSU.
Allo stesso tempo, però, emerge una questione relativa all’impronta di autorialità, oggetto di dibattito ma comunque presente, che Matt Reeves ha impostato per il suo Batman. Nella nuova logica d’insieme verrebbe mantenuta? Il precedente della Marvel suggerirebbe di no.
Gunn sta cercando quindi di reclutare Pattinson anche per non avere una concorrenza interna? Apparirebbe logico, ma ovviamente non possiamo averne certezza.
Ciò di cui possiamo invece essere sicuri è che risultano profetiche le parole di Frank Miller nel suo libro-conversazione con compianto il Will Eisner: alla fine, il mondo dei fumetti per Hollywood è solo una sorta di reparto Ricerca&Sviluppo. Questi giochi di prestigio, che intendono lucrare su un fandom preesistente, ne sono solo l’ennesima prova inoppugnabile.