La vera fenomenologia di Mike Bongiorno

Che Umberto Eco abbia sempre avuto un approccio snobistico verso ciò che aveva natura popolare lo dimostra, più che la lettura di Apocalittici e integrati, la diatriba dei primi anni Sessanta con il giornalista sportivo Gianni Brera, “reo” di dover scrivere cronache a ritmi forsennati per tenere i ritmi della notiziabilità. A poco servono frasi finto-paradossali come quella su Engels e Corto Maltese, perché appare chiaro che l’accademico piemontese guardasse all’intrattenimento di massa come si guarda un pesce in una boccia.

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Karol sullo schermo

Chi lo ha conosciuto da giovane, impegnato nei teatri più a misura d’uomo di Wadowice prima e di Cracovia poi, ha affermato che con la sua scelta di prendere i sacramenti la Polonia perdeva un grande attore. Ma è noto che Karol Wojtyla abbia poi dimostrato di saper stregare (absit iniuria verbis) palcoscenici ben più importanti e gremiti.

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Il servizio degli uomini del volley

La fine della stagione pallavolistica dei club e il conseguente inizio di quella estiva per le nazionali, che porterà fino alle Olimpiadi di Parigi, offrono l’abbrivio per evidenziare un fenomeno interessante. Vale infatti la pena di rilevare come il volley nostrano sia stato capace, in tempi recenti, di proporsi come una disciplina in grado di travalicare i propri confini ed approdare in un discorso sociale considerato (a torto, a causa dei pregiudizi verso lo sport, ma questo è un tema che andrebbe affrontato a parte) più rinomato.

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È il momento di rilanciare Conan il Barbaro

Ormai anche tanti non addetti ai lavori hanno preso confidenza con il concetto di “media franchise”. Ancorché nuovo, esso affonda le proprie radici nella metà degli anni Settanta, quando Lo Squalo (1975, Steven Spielberg) e Star Wars-Una nuova speranza (1977, George Lucas) diedero il via ad un nuovo impianto produttivo basato su universi narrativi sfruttabili commercialmente ad espandersi ad libitum attraverso vari media.

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Ode al gioco di ruolo

Ha una storia molto lunga, il gioco di ruolo, molto più di quella che si potrebbe ipotizzare. Partendo infatti dal presupposto che i moderni gdr discendono dai wargame, e che il padre di questi fu inventato addirittura nel 1780, il roleplay sarebbe dunque addirittura più antico di forme espressive quali cinema, radio-televisione o fumetto, oggi ritenute come autentiche forme d’arte dopo essere state per lungo tempo snobbate, soprattutto a causa della loro popolarità presso il ceto medio.

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Indovina Chievo

C’è stato un tempo in cui evocare il Chievo rimandava a sentimenti positivi. Nella Serie A dei bilanci in rosso, dei finti passaporti, della delinquenza sulle tribune, il quartiere di Verona che nel 2001 conquistava per la prima volta la massima categoria aveva qualcosa che indubbiamente riconciliava con il pallone.

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Come avrebbe dovuto essere Gotham: Anno Uno

Quando uno vuole affrontare le origini di un mito, anzi, le origini delle origini di un mito, quantomeno dovrebbe approcciarsi alla materia rispettosamente, e con granu salis. Evidentemente non conosce questa prassi Tom King, che ha preso la famiglia Wayne (quella di Gotham City, ça va sans dire) e l’ha trattata con la grazia di un elefante in una vetreria.

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