Finita la festa, gabbato lo…papa. Dopo venti giorni passati tra il saluto a papa Francesco, l’attesa per il Conclave e la presentazione di Leone XIV è tempo di tornare alla quotidianità.
Una curiosità, però, ce la vogliamo togliere, ma urge un passo indietro. Nello specifico al 2013, quando il cardinale Bergoglio scelse come nome pontificale quello del santo più amato e più raccontato di tutti, ovvero, appunto Francesco d’Assisi.
Era la prima volta che un pontefice adottava il nome del grande santo umbro. Ma quali sono, invece, i nomi dei grandi santi che mancano nella lista dei nomi pontificali?
Per delineare questa linea di Santi Padri possiamo partire dal padre per eccellenza, ovvero Giuseppe. Il silenzioso sposo di Maria è infatti uno dei più rilevanti santi che non sono stati richiamati dai diversi successori di Pietro.
Risultano vacanti, inoltre, i nomi degli evangelisti Matteo e Luca, mentre sono presenti un Marco e ben ventitré Giovanni. E cercando tra gli apostoli, mancano anche Andrea, Filippo, Bartolomeo, Tommaso, Matteo e Simone, anche se essendo quest’ultimo il nome originale di Pietro viene difficile pensare qualcuno lo adotterebbe.
Da aggiungersi a questa lista sono inoltre i nomi degli arcangeli Gabriele, Raffaele e Michele. Ma anche qui, la humilitas forse consiglierebbe di glissare.
Anche fondatori di ordini religiosi come Agostino o Domenico al momento non hanno trovato ospiti, così come santi importanti della tradizione italiana come Ambrogio, Antonio e Nicola (ma c’è stato Niccolò).
L’ultima infornata di rilevanti eccezioni vede infine San Luigi patrono dei giovani, San Carlo dei vescovi, San Giorgio degli scout, San Lorenzo dei diaconi e San Daniele. La Chiesa, essendo eterna, ha ancora molto tempo davanti a sé per prenderne in considerazione qualcuno.