La lingua inglese, forse per la sua grammatica semplice e la sua versatilità semantica, nella stesura degli slogan è facilitata. “Be like Mike”, ad esempio, era pubblicità del 1984 con Michael Jordan, e contribuì alla costruzione del mito di His Airness.
Leggi tutto “Be like Mike”Niente Tuchel, siamo inglesi
Un tedesco al servizio non troppo segreto (anzi, decisamente pubblico) di Sua Maestà. Thomas Tuchel ha accettato una bella pesca: ad ogni risultato negativo, è chiaro che la sua nazionalità peserà il doppio sui giudizi già di per sé sferzanti della stampa britannica.
Leggi tutto “Niente Tuchel, siamo inglesi”Il giocattolo come arte
Nell’infinita disputa sulla classificazione delle arti, ovvero su cosa è arte e cosa no, salta all’occhio l’ultima lista che è stata stilata all’incirca nel 2007. Oltre alle classiche pittura, scultura, architettura, musica, letteratura, teatro, sono infatti presenti senza sorpresa il cinema ed il fumetto, ed invece, in maniera più originale ma in fondo comprensibile, la radio-televisione ed il videogioco, meritata new entry del novero.
Leggi tutto “Il giocattolo come arte”La vera fenomenologia di Mike Bongiorno
Che Umberto Eco abbia sempre avuto un approccio snobistico verso ciò che aveva natura popolare lo dimostra, più che la lettura di Apocalittici e integrati, la diatriba dei primi anni Sessanta con il giornalista sportivo Gianni Brera, “reo” di dover scrivere cronache a ritmi forsennati per tenere i ritmi della notiziabilità. A poco servono frasi finto-paradossali come quella su Engels e Corto Maltese, perché appare chiaro che l’accademico piemontese guardasse all’intrattenimento di massa come si guarda un pesce in una boccia.
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