Tutti diversi, eppure per certi versi simili. Risposte difformi nell’articolazione, ma uniformi nella fedeltà al Vangelo e alla Chiesa.
La giornalista francese Caroline Pigozzi ci aveva provato. Aveva posto sul tavolo diversi temi di attualità, stimolando gli intervistati ad affrontarli esplicitamente.
La povertà della Chiesa, l’omosessualità, il matrimonio e il celibato dei preti, il rapporto tra Chiesa e politica, la pedofilia. E poi ancora le nuove fedi di matrice protestante, il potere dei porporati, le dimissioni al compimento degli ottant’anni, il primato petrino.
Venti cardinali da tutti e cinque i continenti hanno accettato la sfida. Perché di sfida si trattava: offrire risposte a quelle istanze su cui la modernità quasi cerca di strattonare la Chiesa.
Il libro Rosso cardinale è del 2010, e per certi versi si vede. Non solo perché il riferimento è papa Benedetto XVI, ma anche perché alcuni degli intervistati nel frattempo hanno lasciato questa Terra.
Ciò non toglie, tuttavia, che questa serie di interviste risulti comunque un documento prezioso. Per capire la Chiesa, sicuramente, ma anche il mondo di un cardinale.
Ne escono infatti venti ritratti di persone reali, prima ancora che di personaggi. Persone che hanno hobby, relazioni, ambiti di interesse, pregi e difetti (anche se emergono maggiormente i secondi).
Il lavoro di Caroline Pigozzi approfondisce quindi la doppia dimensione del ruolo di cardinale. Il quale è allo stesso tempo un pastore che deve annunciare Cristo ed essere fedele al Vangelo, ed un uomo comune, sempre più spesso con un retroterra umile.
Venti volti che, come accennato, provengono da tutti gli angoli del globo. Che raccontano le proprie origini ed il proprio percorso, senza dimenticare di rendere testimonianza a Colui che li ha chiamati.
Ma nonostante i background tanto differenti, le risposte ai temi trattati sono decisamente consonanti. Segno che il Vangelo resta lo stesso a prescindere da dove germogli.
Ma il grande fascino di Rosso cardinale è soprattutto quello di avvicinare alle persone comuni altre persone comuni, che sono state però chiamate ad un ruolo pubblico particolarmente delicato. Ed anche se li vede sui media, da queste pagine è evidente che gli oneri superino di molto gli onori.